Novanta minuti di esilaranti gag e risate. Non è una partita di calcio surreale, ma “Piacere Dave”, l’ultimo film di Eddie Murphy. Il Dave protagonista è in realtà una gigantesca navicella spaziale, popolata all’interno da minuscoli alieni e giunta sul pianeta Terra, o meglio a New York per prosciugarne i mari. Riuscirà la razza umana, con tutti i suoi pregi e le contraddizioni, a far cambiare idea ai perfetti extraterrestri?
L’atterraggio della navicella-Dave sulla Liberty Island e il successivo arrivo in battello a Manhattan ricorda lo sbarchi dei migranti all’inizio del Novecento. Peccato che Dave sia contemporaneo e vestito in un candido completo in puro stile Bee Gees.
Il film si snoda tra clichè un po’ scontati e facili risate, senza cadere mai nella volgarità, concentrando in Murphy la realizzazione della struttura principale, nel bene e nel male. L’attore interpreta infatti sia la super navicella shuttle, che il mini comandante alieno che la guida dall’interno. E non è uno di quei casi in cui già nel trailer si vedono tutte le scene interessanti. Anzi. I momenti più spassosi sono quelli che vedono Dave nel chiuso in un cubicolo, si tratti della cabina prova di un grande magazzino o un bagno pubblico.
Il regista Brian Robbins ha già lavorato con Eddie in Norbit, altra pellicola perlopiù demenziale.
L’idea migliore del marketing è stata posizionare un Dave enorme a Times Square per il lancio americano della pellicola. Cinque metri di altezza e tre tonnellate di peso per la riproduzione del viso dell’attore e la gioia dei passanti.
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